All’interno della prima edizione di “A L’Antiqua – Barocco Music Festival 2017-2018″

Sabato 24 giugno 2017 alle ore 21

Palazzina di Caccia a Bosco della Fontana (Marmirolo – MN)

Una rappresentazione in forma semi-scenica, frutto di un lavoro di approfondimento musicale svolto presso la Biblioteca Nazionale di Torino, che custodisce la maggior parte dei documenti vivaldiani. Dall’analisi della partitura autografa, catalogata nel Fondo Giordano 39 bis, è scaturita una trascrizione e revisione del manoscritto a cura di Rita Peiretti.


Nell’ideazione registica di Angelo Manzotti, i personaggi sono sdoppiati e quelli cantati da Vivaldi, in abiti settecenteschi, vivono nelle gesta mimate dei loro alter ego, abbigliati in costumi antichi ma fantasiosi.

L’Associazione Culturale L’Orfeo intende in tal modo tributare un duplice omaggio ai due grandi geni che furono entrambi legati a Mantova. Ludovico Ariosto, al servizio dei d’Este a Ferrara, soleva leggere di propria voce a Isabella, Marchesa di Mantova, alcuni brani del poema cavalleresco, del quale si è celebrato l’anniversario della prima pubblicazione, avvenuta nel 1516.

Antonio Vivaldi, detto il “prete rosso”, che a Mantova soggiornò tra il 1719 e il 1722, traspose sul pentagramma le epiche gesta ariostesche, rappresentandole per la prima volta nel 1727. A questa primigenia edizione musicale, cui seguirono successive versioni, si ispira lo spettacolo.

L’esecuzione è affidata all’Accademia dei Solinghi di Torino ensemble di rinomanza internazionale specializzato nello specifico repertorio barocco, che utilizza strumenti antichi con corde di budello. Direttore al cembalo Rita Peiretti. Voci soliste Lucia Rizzi, mezzosoprano, e Angelo Manzotti, controtenore. Regia Angelo Manzotti. I costumi e il materiale di scena originali e filologicamente rispondenti, sono di Giampaolo Tirelli. Telero dipinto a mano  di Davide Peiretti.

Voci recitanti Roberta Vesentini e Francesca D’Angelo.

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