Oxford, Taylor Institution, 16-17 June 2016
An international conference to celebrate the 500th anniversary of the publication of Ludovico Ariosto’s poem
È la prima volta nella storia che l’anniversario di un’opera ariostesca viene celebrato; finora, ad essere celebrate sono state le coordinate della sua esistenza terrena (e anche queste soltanto a partire dall’Ottocento). Sennonché il 2016 segna non una ma due, distinte ricorrenze: l’una, la nascita dell’Orlando furioso come sogno cavalleresco che da allora non ha mai cessato di ammaliare i suoi lettori; e l’altra, più specifica, la pubblicazione della princeps, ossia della prima delle tre redazioni dell’Orlando furioso, il 22 aprile 1516.
Il convegno oxoniense intende di celebrare entrambe tali ricorrenze. Esso si propone non soltanto come momento commemorativo, ma anche e soprattutto come felice occasione per approfondire il fascino e la comprensione dell’opera ariostesca, sia nello specifico che nelle sue infinite diramazioni e trasposizioni, nella cultura italiana come pure in quelle straniere. Si tratta infatti di un’opera che ha contribuito a esportare il Rinascimento italiano nel mondo, ispirando a sua volta altre opere, altri adattamenti, altre rivisitazioni a partire da quelle shakespeariane proprio qui su suolo inglese, da dove parte la presente iniziativa.
Essa si articola in due giornate e prevede la partecipazione di circa 15 relatori oltre ad un keynote speaker che aprirà i lavori della prima giornata. Caratteristica del convegno oxoniense è quella di contemplare, accanto a studiosi ormai affermati, anche una sezione espressamente dedicata a giovani studiosi provenienti sia dal Regno Unito che dall’estero. Pensando fin d’ora al volume che farà da coronamento ai lavori delle due giornate, a tutti i relatori verrà richiesto di fornire un contributo quanto più possibile nuovo e originale. Ampia la tematica – anche per favorire la partecipazione e l’incontro di studiosi assai diversi, per metodi e scuole –, che spazia lungo un arco di 500 anni e si divide in tre aree principali: 1) l’Orlando furioso (inteso sia come editio princeps che nelle sue incarnazioni successive) e la tradizione cavalleresca, dalla quale il poema ariostesco non può e non deve essere disgiunto; 2) la ricezione (fissata su un qualunque punto dell’asse temporale come pure su quello spaziale); 3) l’interpretazione (con enfasi, più che sui metodi, su acquisizioni critiche e prospettive nuove). Lingue preferite: italiano o inglese; durata interventi: 30 min.
Parallelamente e in concomitanza al convegno scientifico si svolgerà un’apposita mostra bibliografica dedicata al mondo dell’Ariosto allestita dalla Bodleian Library.
L’iniziativa gode del sostegno attivo del Comitato Nazionale per le celebrazioni ariostesche; l’Ambasciata italiana e l’Istituto italiano di Cultura a Londra; il David Rowe Fund e il Dipartimento di italianistica dell’università di Oxford; la Society for Italian Studies (SIS). Essa prevede il libero accesso a studiosi e studenti di ogni rango come pure al pubblico interessato.
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