Tutti i sentimenti, i sublimi e gli scherzosi, i teneri e i forti, le effusioni del cuore e le escogitazioni dell’intelletto, i ragionamenti d’amore e i cataloghi encomiastici di nomi, le rappresentazioni di battaglie e i motti della comicità, tutti sono alla pari abbassati dall’ironia ed elevati in lei. Sopra l’eguale caduta di tutti, s’innalza la Maraviglia dell’ottava ariostesca, che è cosa che vive per sé.

Benedetto Croce, Ariosto, Shakespeare e Corneille Bari – Laterza 1920
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