Il protagonista non è il savio Orlando, ma Orlando matto e furioso. Questo tipo della cavalleria così trasformato è già una concezione ironica. Ma guarda ora come vien fuori questa concezione. Il momento della pazzia è rappresentato con tale realtà di colorito, che la tua illusione è perfetta. Ci si vede una profonda conoscenza della natura umana nelle sue più fini gradazioni. È un «crescendo» di particolari e di colori, che ti rendono naturalissimo un fatto così straordinario.

Francesco De Santis, Storia della letteratura italiana Napoli – Morano 1870 – 1871
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