Lucia, Agnese e Maddalena Quadrio
Le Valtellinesi per Ortensio Lando
Quasi un social nel tempo del Furioso e della Riforma
Comune di Tirano – Biblioteca Civica Arcari
per il ciclo
Universi femminili 2017
Venerdì 31 marzo ore 17,00
Con Alessandro Materietti e Silvana Onetti
Associazione Bradamante
Ludovico Ariosto apre il XXXVII canto dell’Orlando furioso con le ottave dedicate alle valorose donne:
Se, come in acquistar qualch’altro dono
Che senza industria non può dar Natura,
Affaticate notte e dì si sono
Con somma diligenza e lunga cura
Le valorose donne, e se con buono
Successo n’è uscit’opra non oscura;
Così si fosson poste a quelli studi
Ch’immortal fanno le mortal virtudi;E che per sé medesime potuto
Avesson dar memoria alle sue lode,
Non mendicar dagli scrittori aiuto,
Ai quali astio ed invidia il cor sì rode,
Che ’l ben che ne puon dir, spesso è taciuto,
E ’l mal, quanto ne san, per tutto s’ode;
Tanto il lor nome sorgeria, che forse
Viril fama a tal grado unqua non sorse(O.F. 37, 1-2)
Nel 1548 Ortensio Lando pubblica da Giolito de’ Ferrari, a Venezia, la raccolta epistolare Lettere di molte valorose donne, nelle qvali chiaramente appare non esser ne di eloqventia ne di dottrina alli hvomini inferiori.
Le centinaia di missive mappano una rete che ha i meccanismi di un moderno social, tra queste vi sono lettere di nobildonne valchiavennasche e valtellinesi. Spiccano quelle di Lucia Gambara, madre di Agnese e Maddalena, una sposata con Azzo II Besta di Teglio e l’altra con Nicolò II degli Alberti di Bormio, il cavaliere aurato che chiude la raccolta landiana con un madrigale in lode alle donne posto dopo i sonetti di Lodovico Dolce, Girolamo Parabosco, Pietro Aretino, Francesco Sansovino.
Nella lettera di Agnese Besta a Flavia Rovega colpiscono il paradossale invito a tralasciare la lettura del poema di Ludovico Ariosto e la citazione del Myconius calvus. Attraverso questi indizi Ortensio Lando pare rivelarci ciò che esiste veramente a Palazzo Besta: le storie dell’Orlando furioso commentate attraverso gli Adagia di Erasmo da Rotterdam.